Il Blog per chi ama l'Irlanda

Le vere protagoniste d’Irlanda

Quando arrivammo qui, nel 2013 per la prima volta, notammo subito la massiccia presenza ovunque di questi simpatici animali. Pecore dappertutto: nei campi, sulle scogliere, nei “meadows” gli innumerevoli prati divisi tra loro da alte siepi o muretti a secco e.. in mezzo alla strada!

Si, perché l’attenzione che deve porre chi guida lungo l’immensa rete di piccole strade secondarie irlandesi è proprio dedicata a non investire questi pacifici e paurosi animali che qui rappresentano una parte importantissima dell’economia rurale dell’isola. Ogni tanto infatti la pecora di turno se ne esce da qualche spazio recintato per andare alla ricerca di erbette fresche e nuove e poi non è più capace di ritrovare il pertugio da cui è fuggita. Così ve la trovate di colpo in mezzo alla strada che vaga impaurita nel vano tentativo di ritrovare la via di casa. Allora, con molta pazienza, dovrete attendere che la Shaun di turno si scansi da sola; e di solito lo fa con calma e flemma tipicamente irlandese. Vi guarda come dire: “..mbeeeeh?? che c’è? cosa vuoi?”. Pazientate e avanzate piano piano, a passo d’uomo per non spaventarla. Con suo comodo si sposterà (se ne ha voglia) guardandovi sempre con sguardo vagamente “etilico” e vacuo.

La pecora qui è allevata non per scopi alimentari, se non in maniera marginale, quanto per la preziosa lana che essa produce. Lana che viene tosata circa due volte l’anno a rotazione, cioè non tutte le pecore vengono tosate a primavera e in estate ma solo alcune alle quali il fitto vello è cresciuto abbastanza da renderlo appetibile per le aziende che lo trasformeranno in morbidi maglioni e capi d’abbigliamento, ma non solo. Per esempio a Kilcar (Donegal) c’è un’azienda che con la loro lana produce i tappetini blu che equipaggiano gli aerei della RyanAir, quelli che tutti prima o poi utilizziamo per volare da un capo all’altro dell’Europa.

Dopo esserci sistemati nella nostra prima abitazione di Teelin (Donegal), ed essere perennemente circondati dai belanti animali, trovammo in rete i simpatici filmati della Aardman Co. la società produttrice di molti cartoni animati tra cui il popolare Wallace & Gromit. Utilizzando pupazzi in plastilina e scenografie in miniatura, i film-maker della Aardman producono short simpaticissimi con una tecnica chiamata “passo uno”. Di fatto utilizzando videocamere digitali costoro fanno uno scatto dopo l’altro intervallando piccolissimi movimenti dei personaggi tra due scatti consecutivi. Il risultato finale a 30 fotogrammi per secondo è il movimento dei pupazzi.
La serie si chiama Shaun the Sheep. Shaun è una giovane pecora maschietto (Shaun o Sean significa John, Giovanni) che condivide piccole esilaranti avventure con le sue compagne di vita e il fedele cane da pastore Bitzer. Ovviamente i personaggi sono umanizzati e uno degli effetti comici è che sono molto più intelligenti del pastore! Qualche anno fa la Aardman realizzò un lungometraggio con tutte le pecore coinvolte in una grande avventura a Londra.
Chi però conosce i dettagli della vita rurale irlandese si diverte due volte, perché l’attenzione è puntata su minimi particolari e sul carattere indolente ma giocoso delle pecore umanizzate, in questo specchio perfetto del carattere degli “umani” di qui.

Insomma, chi viene in Irlanda non potrà ignorare questi animali perché si troverà fatalmente faccia a faccia con essi, ma niente paura, hanno più paura loro di voi che voi di loro!

Curiosità sulle pecore irlandesi

  • Nel censimento del Dicembre 2016 sono state contate nella Repubblica d’Irlanda 3.920.000 pecore, praticamente una pecora per abitante..
  • Nell’intera isola, sempre nel 2016, le pecore censite sono state 5,9 milioni, cioè molto di più che gli abitanti che sono circa 4,8 milioni (tra cui noi..)
  • Le greggi registrate sono 36.313.
  • Le pecore vengono “spruzzate” di colori innocui per distinguere le greggi, dato che gli animali vagano liberi e spesso si spostano di centinaia di metri. Perciò vedrete pecore con macchie arancioni, verdi, rosse e così via.
  • In inglese il termine sheep, che identifica la pecora non si declina al plurare (one sheep, fifteen sheep, one thousand sheep etc.)
  • La contea che conta il maggior numero di greggi è il Donegal, con 5.967 greggi e 495.000 capi.
  • Se una pecora si rovescia sulla schiena non è poi più capace di rimettersi in piedi, per cui è abitudine comune – se si vede una pecora rovesciata sulla schiena – fermarsi ad aiutare l’animale a rialzarsi sulle sue zampe.
  • Ci sono molte razze diverse di pecora qui in Irlanda. la più diffusa è la Suffolk, con la simpatica faccia nera, come Shaun the Sheep. proviene dall’Inghilterra (Norfolk). Chi volesse saperne di più può consultare questo sito web dedicato alle pecore (!!)
  • Il peso medio di una pecora irlandese è di 33 chilogrammi ma ci sono esemplari che possono raggiungere anche i 50 chili.
  • La vita media di una pecora va da 10 a 12 anni.

Bene, allora non resta che farvi l’augurio della canzonetta di Shaun: “life’s a treat with Shaun the Sheep”, la vita è un dolcetto con Shaun the Sheep!

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