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Il Donegal e la Cornamusa Scozzese

Dal lontano 1975 suono la Cornamusa Scozzese. Premetto che la prima volta che ho toccato il suolo di Scozia è stato nel 2009, insieme a Simonetta. Chi volesse sapere di più riguardo a me e alla mia passione per questo strumento può visitare il mio sito bagpipes.it. Il mio trasferimento a vivere e lavorare in Irlanda nel 2014, ha significato abbandonare una certa posizione di leadership come insegnante di questo strumento, in Italia. Il mio lavoro è come specialista IT, e il sito in cui siete ora è uno dei miei tanti sforzi professionali. La cornamusa è però sempre stata una fedele compagna che mi ha accompagnato per tutta la vita. A lei devo molto anche in termini di opportunità di vita. Ma non è stato tutto buttato alle ortiche. Il lavoro di creazione della mia scuola non poteva certo finire con il mio trasferimento in terra irlandese. E infatti lo stanziarsi per i primi tre anni nella remota contea di Donegal, nell’estremo nord-ovest dell’isola, ha coinciso con interessanti scoperte musicologiche.

Innanzitutto è importante dire che il Donegal è la contea più “scozzese” insieme alle contee di Antrim e Fermanagh, nell’Irlanda del Nord. Qui la presenza di suonatori di cornamusa scozzese è massiccia, mentre molti piccoli villaggi hanno la loro “pipe band”, la banda di cornamuse scozzesi “ufficiale”. La più vicina a dove abitavamo allora era nel villaggio di Kilcar, a poca distanza da Teelin, che era la nostra residenza. Per un certo periodo ho frequentato le prove di banda, più per tenermi in allenamento che per altro. Contemporaneamente nasceva la mia scuola “irlandese”. I miei allievi vengono a trovarmi periodicamente per apprendere e suonare insieme, in un paesaggio che ha dell’incredibile, scogliere, immense torbiere e silenzio e canto di gabbiani sull’Atlantico selvaggio. L’Irlanda del Nord – in realtà UK, cioè territorio britannico – conta moltissime bands e una poderosa associazione, la RSPBANI. Grazie a questa associazione ho potuto assistere nel 2015 ad un delizioso recital del campione di cornamusa Gordon Walker e di conoscerlo di persona.

Ma veniamo al perché di questo massiccio interesse per la cornamusa scozzese in Irlanda.

Dobbiamo innanzitutto dire che la cornamusa irlandese (Uillean Pipe) è in realtà uno strumento poco diffuso in Irlanda. Nello stesso Donegal lo strumento più popolare è il violino, suonato nello stile irlandese: musica da ballo ricorsiva e insistente. Però il Donegal è la contea con la maggior presenza di scozzesi. Anzi, bisogna specificare che anticamente la tribù degli Scoti partì proprio dal Donegal per colonizzare l’odierna Scozia che essi ha preso il nome. In effetti se andate a Giant’s Causeway vedrete da voi che le isole scozzesi di Jura e Islay, e il Mull of Kintyre sono a portata di vista, rendendo molto semplice attraversare lo stretto tratto di mare che separa le due isole.
Sulla genesi della cornamusa scozzese si sono versati fiumi d’inchiostro e tutt’ora resta avvolta da un certo mistero. Probabilmente si tratta dell’evoluzione di cornamuse europee portate nelle isole britanniche da musicisti girovaghi. In Scozia essa però si è sviluppata enormemente diventando lo strumento nazionale, pur non essendo autoctona. Negli ultimi venti o trent’anni questo strumento è stato oggetto di studi per la sua stretta relazione con la antica musica gaelica, sia irlandese che scozzese. Infatti la cornamusa scozzese ha mutuato molto del proprio essere dalla cultura gaelica, tanto che un brano che cito costantemente durante i miei workshop è “The March of the King of Laois”, un brano molto antico, irlandese, suonato con la cornamusa. Potete vedere  e sentire un esempio di questo splendido brano qui (YouTube) nell’interpretazione magistrale di Allan MacDonald (suonata nella versione più arcaica) e della St. Laurence o’Toole Pipe Band, la prima banda di cornamuse scozzesi d’Irlanda con base a Dublino. Si tratta di una vera “perla” da ascoltare con attenzione.

Ma si tratta comunque di musica che ha un’origine antica e sicuramente non pensata e creata per la cornamusa. Discorso diverso si dovrebbe affrontare riguardo al Piobaireachd, la “musica classica” per la cornamusa scozzese. Nata nelle Highlands di Scozia e nelle isole del nord-ovest (Ebridi) essa ha comunque una radice di canto vocale o per arpa (L’arpa celtica si chiama “Clarsach”) suonata sia in Scozia che in Irlanda. Anzi, in Irlanda essa è diventata il simbolo nazionale. L’originale arpa che si dice essere appartenuta al re Brian Boru si trova nella “long room” della biblioteca del Trinty College di Dublino.

Parliamo di forme elaborate di musica. Nel Donegal però si è persa la tradizione di quest’antica musica gaelica, nonostante gli sforzi di molti studiosi. Oggi si preferisce dedicarsi alla musica di danza, gli onnipresenti “Reels” che popolano le serate musicali (sessions) nei numerosi pubs della contea.
La questione singolare è che, se si esce dal Donegal, la cornamusa scozzese non è per niente popolare. Direi che è una tradizione delle zone “gaeltach” cioè profondamente gaeliche, quali quelle prima citate. Comunque irlandesi e scozzesi sono celti, e la struttura dei Clan scozzesi e delle Tuach (tribù) irlandesi si percepisce ancora nei cognomi locali. Al “Mac” scozzese si sostituisce il “Mc” o il più irlandese “o'” (o’Donnell, che corrisponde al MacDonald scozzese) e via dicendo.

Comunque sia, il fascino della musica gaelica risiede nella sua apparente semplicità che inganna ad un primo ascolto. In realtà essa è concepita come una complessa struttura melodica che stranamente non ha nulla a che vedere con l’impianto musicologico moderno, sia irlandese che scozzese. Ciò rende il suo ascolto affascinante e l’effetto quasi ipnotico.

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