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I Cinque Alberi Sacri Guardiani d’Irlanda

La tradizione degli alberi è un’antica scuola di sapienza che si pensa abbia radici che risalgono alle prime leggende simboliche irlandesi. L’Albero è un comune simbolo universale e archetipico che può essere trovato in molte tradizioni diverse nel mondo antico. Gli alberi sono simboli di nutrimento fisico e spirituale, trasformazione e liberazione, sostentamento, crescita spirituale, unione e fertilità.

The Guardians of the Five Provinces è un titolo impartito a cinque alberi speciali che anticamente erano considerati sacri. Secondo il folklore,  alcuni dicono che un gigante, uno straniero alto come un bosco, arrivò alla corte dell’Alto Re di Tara, portando un ramo da cui crescevano tre frutti:

una mela,

 

una ghianda

e una nocciola

Lo straniero si chiamava Trefuilngid Tre-eochair, che significa “dei tre germogli”. Dalla descrizione, era chiaramente un discendente dell’aldilà.

Alto come un bosco era la cima delle sue spalle, il cielo e il sole erano visibili tra le sue gambe a causa delle sue dimensioni e della sua bellezza. Un luccicante velo di cristallo lo avvolgeva come un vestito di lino prezioso. I sandali ai suoi piedi non si sa di quale materiale fossero. Capelli giallo oro su di lui che cadevano a riccioli all’altezza delle sue cosce.

Chiese a Conan Bec-eclach, un Re supremo e coraggioso, che tutti gli uomini d’Irlanda fossero riuniti, e da loro selezionò sette dei più saggi uomini di sapienza da ogni regione della terra, e sette anche da Tara . Ha insegnato loro tutto sulla loro storia ed eredità, condividendo con loro le sue conoscenze. Terminato il suo lavoro, diede i frutti del suo ramo a Fintan, l’Anziano dai capelli bianchi, che estraeva semi e li piantava in ogni parte del terreno, e uno al centro, a Uisneach.

Gli alberi che sono cresciuti da questi semi sono diventati i cinque alberi sacri dell’Irlanda:

Eó Mughna

Eó è la vecchia parola irlandese per il tasso, ma la leggenda afferma che Eó Mughna fosse in realtà una quercia possente. Si diceva che fosse un figlio dell’originale Albero della Conoscenza, che alcuni dicono risiedesse nel Giardino dell’Eden. Eó Mughna è stato l’unico dei cinque alberi famosi a dare i tre frutti: mele, ghiande e nocciole. Proprio come il ramo da cui erano originariamente ottenuti i semi. Presumibilmente si trovava a Bealach Mughna, nella pianura di Magh Ailbhe, ora conosciuta come Ballaghmoon, Co Kildare.

Bile Tortan

Si disse fosse un frassino, l’Albero di Tortu che si trovasse ad Ard Breccan, vicino a Navan, Co Meath.

Eó Ruis

Si disse che il Tasso di Rossa si trovasse presso Old Leighlin, Co Carlow.

Craeb Daithí 

L’albero ramificato di Daithe era anche un grande frassino, situato a Farbill, nella contea di Westmeath.

Craeb Uisnig

Questo albero sacro, un altro tasso, si trovava a Uisneach, nella contea di Westmeath, su una collina che sorgeva nel cuore di quello che un tempo era il territorio del Re Supremo, noto come Mide. Era considerato il punto centrale dell’Irlanda, simboleggiato dal grande Ail na Mirean (Pietra delle divisioni), o la “pietra dell’ombelico”, che segna il punto in cui le province del paese si unirono.

Gli antichi antenati irlandesi avevano visto gli alberi possedere queste proprietà, non per le loro dimensioni, longevità e resistenza duratura. Il significato sacro che veniva attribuito a questi alberi è da attribuire le loro radici che penetrando nel terreno profondo, trafiggevano i regni sotterranei dell’altro mondo, dove risiedeva il magico Sidhe, mentre i loro rami si inalzavano per raggiungere il cielo. Le radici venivano considerate delle porte che davano ad un mondo sconosciuto. Da qui il nome di Derry, che in irlandese antico era daur, che significa porta.  Si tramutò poi in Doire che significa “boschetto di querce”.

Tutti i clan possedevano nei loro territori, il loro albero sacro e si ritiene che i capi tribù venissero consacrati sotto l’albero sacro, collegandoli così ai poteri del basso e dell’alto. Così gli alberi furono visti come potenze rappresentative del successo del re e della sua tribù; erano i Guardiani della loro provincia, e questo spiega il detto: “Ogni albero protegge migliaia di uomini” – significato simbolico ovviamente, piuttosto che letterale.

Catturare e distruggere l’albero sacro di un nemico, quindi, era probabilmente visto come un atto molto significativo e dimostrativo. Gli Annali irlandesi riportano che nel 981 d.C., la Bile (albero sacro) di Magh Adhair a Tulla, Co Clare sotto la quale furono iniziati i capi O’Brien, fu demolito e distrutto da Máel Sechnaill, Alto Re d’Irlanda. Nel 1111 d.C., l’esercito di Ulidian (un regno sovrano gaelico nell’Irlanda nord-orientale durante il Medioevo) abbatté l’albero sacro degli O’Neils, per il quale in seguito dovettero pagare un compenso di 3000 capi di bestiame, una somma enorme in quei tempi.

Accadde un evento curioso, trascritto nei registri degli annali, in cui si legge che tutti e cinque i sacri alberi custodi caddero insieme in un determinato momento. Questo accadde durante il dominio congiunto dei fratelli Diarmait e Blathmac, figli di Áed Sláine, che morirono entrambi nel 665 d.C. I registri, tuttavia, non riescono a spiegare perché ciò sia accaduto.

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