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Philip Coulter, una vita in musica

di PAOLO SIROCCHI

Philip Coulter (Derry, 19 febbraio 1942) è un compositore, pianista, cantautore e produttore discografico irlandese.

Philip Coulter

E’ cresciuto in una famiglia dove si respirava musica, con il padre che suonava il violino e la madre il pianoforte verticale, che Phil ricorda come “il pezzo di arredamento più importante della casa”.
Nel 1964 aveva già scritto un paio di canzoni di successo in Irlanda e si trasferì a Londra, dove lavorò con nomi famosi quali Van Morrison, Jerry Lee Lewis, Tom Jones e altri.

Insieme allo scozzese Bill Martin, autore dei testi, scrisse la canzone vincitrice con Sandie Shaw dell’Eurovision Song Contest del 1967, “Puppet on a String”, che divenne un successo internazionale.

Philip Coulter insieme a Bill Martin nel 1963

L’anno successivo la loro canzone “Congratulations”, cantata da Cliff Richard, arrivò seconda sempre all’Eurovision. Nel 1975, Coulter e Martin vinsero congiuntamente il premio per il “Songwriter of the Year”. Nel 1984 poi Coulter si lanciò come artista in proprio e iniziò pubblicando un album strumentale da solista dal titolo Classic Tranquility.

Nel 1996 pubblicò “Celtic Horizons”, comprendente un brano che in origine non appartiene al folklore celtico o irlandese in particolare, ossia “Tune For A Found Harmonium” nota anche come “Music For A Found Harmonium”. Questo è infatti un brano scritto da Simon Jeffes, fondatore della Penguin Cafe Orchestra e scomparso prematuramente nel 1997.
Jeffes lo scrisse ispirandosi ad un harmonium trovato passeggiando per le strade di Kyoto nel 1982. Il suo ritmo, il tempo e la struttura semplice lo rendevano adatto all’adattamento come reel, quindi fu successivamente registrato da molti musicisti tradizionali irlandesi, tra cui Patrick Street, De Dannan, Kevin Burke e Sharon Shannon e citato nel sito thesession.org insieme a tanti altri brani storicamente folk.

Phil Coulter ha inciso due interpretazioni di Tune For A Found Harmonium, una inclusa nell’album Celtic Horizons del 1996 ed una assieme a James Galway al flauto, inclusa nell’album Legends del 1997.

Di questo brano esistono molte interpretazioni, a riprova del fatto che ha ottenuto un grande successo non solo di pubblico, ma anche presso molti musicisti. Oltre da quelli citati precedentemente, il brano è stato inciso da Patrick Street e Matto Congrio, di cui faceva parte Carlos Núñez.

Vi lascio i link delle due versioni a cui ha partecipato Phil Coulter, anche se putroppo della prima non sono riuscito a trovare il nome dei musicisti che lo accompagnano. Bellissime entrambe, ma personalmente preferisco, anche se non di molto, la prima, quella inclusa nell’album Celtic Horizons.

Buon ascolto!

Fonti: Wikipedia, YouTube

Da Celtic Horizons 1996

Da Legends 1997


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